Perchè il 14 Novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete?
Corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting (il co-scopritore dell'insulina con Charles Best nel 1922).
Qual è lo scopo della Giornata Mondiale del Diabete?
Lo scopo è quello di sensibilzzare la popolazione sull’impatto che il diabete ha su chi ne soffre, ma anche sui famigliari e supportare coloro che ne sono affetti, ma anche promuovere il ruolo della famiglia nella cura e prevenzione di tale patologia.
Dove si celebra questa giornata?
La GMD è celebrate in tutto il mondo. Essendo un evento globale coinvolge più di 200 associazioni in più di 160 paesi.
Come viene celebrata la Giornata Mondiale del Diabete?
Attraverso molteplici iniziative ed eventi, come congressi, convegni aperti al pubblico, eventi sportivi per adulti e bambini, programmi televisivi e radiofonici, campagne pubblicitarie.
Cos’è il diabete?
Il diabete è una malattia cronica in cui si ha un aumento della glicemia, ovvero dei livelli di zucchero nel sangue, che l'organismo non è in grado di riportare alla normalità. Questa condizione può dipendere da una ridotta produzione di insulina, l’ormone secreto dal pancreas per utilizzare gli zuccheri e gli altri componenti del cibo e trasformarli in energia, oppure dalla ridotta capacità dell'organismo di utilizzare l'insulina. Livelli elevati di glucosio nel sangue, se non corretti con una cura adeguata, possono nel tempo favorire la comparsa delle complicanze croniche della malattia, come danni a reni, retina, nervi periferici e sistema cardiovascolare.
Tipi di diabete
Esistono 3 tipi di diabete.
- Diabete tipo 1: Si manifesta soprattutto prima dei 40 anni in modo spesso improvviso e con sintomi sempre palesi (dimagrimento, aumento della diuresi cioè della quantità di urina prodotta, sete eccessiva, disidratazione…). Nel diabete di tipo 1 una reazione immunologica distrugge le cellule beta del pancreas che producono l'insulina. Il diabete tipo 1 si deve quindi curare con l’insulina, abitualmente con più somministrazioni nella giornata per riprodurre la secrezione fisiologica di questo ormone nel digiuno ed in risposta ai pasti.
- Diabete tipo 2: è la forma più frequente di diabete, con milioni di casi in Italia. Si manifesta generalmente dopo i 40 anni, soprattutto in persone sovrappeso od obese. La sua evoluzione è lenta: la persona perde progressivamente la capacità di controllare l'equilibrio della sua glicemia. Spesso l’esordio è privo di sintomi oppure sono presenti, in modo più lieve, sintomi simili a quelli del diabete tipo 1. È comunemente noto come 'diabete dell'anziano' o 'diabete alimentare'. Si cura principalmente con una dieta adeguata, un buon esercizio fisico, farmaci orali e solo in una minoranza dei casi con l’insulina.
- Diabete gestazionale: Si definisce diabete gestazionale ogni situazione in cui si misura un elevato livello di glucosio circolante per la prima volta in gravidanza. Questa condizione si verifica nel 4% circa delle gravidanze. La definizione prescinde dal tipo di trattamento utilizzato, sia che sia solo dietetico o che sia necessaria l’insulina e implica una maggiore frequenza di controlli per la gravida e per il feto.
Come prevenire il diabete
Ad oggi, il diabete di Tipo 1 non può essere previsto.
Il diabete di Tipo 2 invece, che è influenzato dallo stile di vita, come cibo spazzatura e vita sedentaria, può essere arrestato in tempo.
Studi hanno staboliti che una modifica al proprio stile di vita con attività fisica e cibo sano può ritardare o prevenire l’insorgere del diabete di Tipo 2.
Retinopatia diabetica
È una grave complicanza del diabete: colpisce la retina e, in età lavorativa, è la prima causa d’ipovisione e cecità nei Paesi sviluppati. Si calcola che venga diagnosticata una retinopatia a circa un terzo dei diabetici.
I danni alla retina sono generalmente evitabili controllando bene il diabete.
Il ruolo dello screening del fondo oculare nella prevenzione della retinopatia diabetica
Sono essenziali controlli periodici del fondo oculare. Grazie al nostro Nexy, una fundus camera non midriatica e automatica, in un paio di minuti si ottiene uno screening retinico con immagini ad alta risoluzione che consentono quindi una valutazione immediata sullo stato di salute del paziente.